Incorniciatura conservativa
L’incorniciatura conservativa si propone l’obiettivo di preservare al meglio la stampa, di prevenire e ritardare i processi di ossidazione e invecchiamento provocati dall’ambiente.
Le tecniche impiegate devono permettere l’integrità della stampa e la reversibilità dei processi di montaggio della stessa, in modo da poterla smontare e riportarla alle condizioni originali.
Le tecniche di incorniciatura conservativa andrebbero sempre applicate a tutte le opere di medio o alto valore economico, valore storico, affettivo, per originali unici e per le tirature limitate.
I principali fattori che influenzano negativamente la conservazione delle stampe:
• la luce diretta (in particolare le radiazioni ultraviolette).
• temperatura e umidità troppo alte o troppo basse.
• muffe, insetti.
• l’inquinamento ambientale.
• utilizzo di materiali di bassa qualità e impiego di tecniche inadeguate.
Il vetro protettivo
Un semplice vetro float non trattato fornisce comunque una protezione dai raggi UV di ca. il 40/50%, ma per una protezione più efficace occorrono vetri speciali con trattamento anti UV almeno sopra al 97%.
I raggi UV compresi fra i 300 e 340 nanometri provocano lo sbiadimento e il danneggiamento delle fibre della carta; la luce con lunghezze d’onda sopra i 340 nanometri causa la modifica dei colori.
In commercio si trovano anche vetri a bassa riflettanza e con basso contenuto di ferro; questi vetri sono molto trasparenti e riducono le riflessioni, rendendoli quasi invisibili.
Per una incorniciatura di livello museale è richiesta una protezione dai raggi UV superiore al 99%.
La cornice
La cornice, oltre alla evidente finalità estetica ed espositiva, ha anche l’importante funzione di proteggere e conservare l’opera.
Deve avere una profondità di battuta sufficiente a contenere il vetro, il passpartout, la stampa con il cartoncino di montaggio, il pannello di chiusura ed eventuale telaio di rinforzo.
Se la stampa entra a contatto con la cornice, si dovrebbe rivestire l’interno della battuta, per proteggerla dalla migrazione degli acidi del legno della cornice stessa.
Per la chiusura del quadro non andrebbero utilizzati pannelli in legno, mdf, masonite o cartone grigio, perchè trasferiscono acidità; meglio utilizzare pannelli a PH neutro o foamboard (pannelli in schiuma poliuretanica chimicamente inerte). Il retro del quadro deve essere sigillato con nastri di carta gommata e non con nastri autoadesivi.
Il quadro non andrebbe esposto alla luce diretta del sole, vicino a fonti di calore e in luoghi molto umidi.
